Scalabilità blockchain anteprima

La scalabilità blockchain e criptovalute, cosa significa?

La scalabilità blockchain: transazioni immediate ad un costo estremamente basso ma con un problema alla base.

La scalabilità di una rete blockchain è in una fase di costante sviluppo e miglioramento a causa di alcuni problemi riscontrati nel corso degli anni. Basti pensare che con l’esplosione mediatica di bitcoin, nel dicembre 2017, una transazione poteva richiedere diverse ore per essere confermata, ad un costo piuttosto elevato.

Scalabilità della blockchain

La scalabilità è la capacità di una blockchain nel gestire un numero sempre maggiore di transazioni senza che le prestazioni ne risentano.

I problemi riscontrati nel corso degli ultimi anni dalla scalabilità di una rete blockchain sono i seguenti: Basso throughput, transazioni lente e commissioni di transazione.

Basso throughput: la capacità di eleborare determinate transazioni al minuto, per fare un esempio: Bitcoin può attualmente eleborare 7 tps (transazioni al secondo), Ethereum 10-30 tps, Stellar 1000tps. Quando le transazioni superano il limite massimo gestibile dalla blockchain, vengono messe in coda ed elaborate successivamente provocando un congestionamento della rete.

Transazioni lente: in particolar modo su blockchain che utilizzano un metodo di consenso come il proof of work, in alcuni momenti le transazioni hanno delle tempistiche molto lente per poter considerare l’utilizzo di questa tecnologia su larga scala. Nei casi peggiori si può attendere anche oltre 30 minuti per completare una transazione.

Commissioni: la conseguenza di un basso throughput e il congestionamento della rete provocano inevitabilmente un aumento dei costi di commissioni delle transazioni. I miner o validator infatti, danno priorità alla gestione di transazioni con commissioni più elevate, mettendo in coda quelle con commissioni più basse.

Soluzioni di scalabilità della blockchain

Le soluzioni pensate per sopperire a tali problematiche sono principalmente le seguenti:

  • Modifica del metodo di consenso da POW (proof of work) a POS (proof of stake) come nel caso di Ethereum perdendo cosi uno deli aspetti cardini, la decentralizzazione. Diventare parte del network non è cosa da tutti, sono richiesti almeno 32ETH da mettere in staking.
  • Nel caso di Bitcoin, si è scelto di spostare le transazioni off-chain utilizzando il Lightning Network per sopperire al problema della scalabilità.
  • Modificare la struttura della blockchain, aumentando la dimensione dei blocchi per far entrare più transazioni in un singolo blocco, come successo con Bitcoin Cash. Anche in questo caso, una dimensione dei blocchi più grande comporta dei problemi di decentralizzazione oltre che ad aumentare le dimensioni stesse della blockchain.

Conclusioni

L’utilizzo di Lightning Network per utilizzare canali di pagamento off-chain risulta al momento il miglior modo per poter scalare una rete blockchain, senza compromettere la sicurezza e la decentralizzazione. In questo modo, tutti possono creare il proprio nodo bitcoin con un hardware davvero semplice.
Implementare una soluzione di scalabilità che permetta la funzionalità di questa tecnologia resta uno dei punti cardini per l’adozione su larga scala di bitcoin.

Share: